Cane Corso: una razza tutta italiana per un cane estremamente intelligente

Il Cane Corso è conosciuto soprattutto come cane da guardia. Ma, come vedremo, questa è una definizione troppo riduttiva per una razza che ha tante altre caratteristiche interessanti. Già l’etimologia del nome rivela le due peculiarità più lampanti del cane: cohors sta sia per “corto” che per “cortile”. Un riferimento esplicito alla stazza, al ruolo e una duplicità che è solo l’inizio di tanti altri dettagli da prendere in considerazione per capire una razza non adatta a tutti.

Caratteristiche fisiche

Il Cane Corso è un molosside e, dal punto di vista funzionale, può essere classificato come cane da presa. Si presenta infatti forzuto, con aspetto massiccio dovuto alla sua robustezza, tronco compatto, testa di grandi dimensioni e collo muscoloso. La sua spiccata intelligenza e la sua aria vigile si intravedono già a partire dagli occhi grandi e profondi, il muso è largo, le orecchie di forma triangolare e il tartufo è grande e di colore nero.

Per quanto riguarda le dimensioni generali di questa razza canina, i maschi vanno dai 64 ai 68 cm di lunghezza e il peso oscilla tra i 45 e i 50 kg. Le femmine, come è facilmente prevedibile, sono comprese tra i 64 e i 68 cm e pesano tra i 40 e i 45 kg. Di solito si presentano di colore nero intenso o grigio scuro e fulvo, ma esiste anche una versione tigrata. La base della versione tigrata del Cane Corso può variare tra il grigio e il fulvo e può avere anche una maschera nera o grigia sul muso, ma mai estesa al di sopra degli occhi.

Di solito vive in media intorno ai 10-11 anni e può presentare problemi di salute a carattere ereditario come malattie degenerative che investono le articolazioni, problemi al cuore, displasia dell’anca o del gomito. Proprio per questa diffusa predisposizione alle problematiche articolari, è consigliabile prestare molta attenzione alla sua attività fisica e favorire uno stile di vita movimentato e mai sedentario.

Carattere

Caratteristiche fisiche del Cane Corso
credit: stock.adobe.com/migfoto

Passiamo adesso agli aspetti caratteriali di questa razza canina a cui abbiamo accennato nella breve introduzione. A prima vista, la stazza, la robustezza, l’austerità che traspare talvolta dagli occhi fanno pensare che non si tratti di un cane adatto a stare in famiglia, in un appartamento. A influenzare questa convinzione può essere la conoscenza degli usi da combattimento cui è stato purtroppo sottoposto in passato. Niente di più errato. Il suo aspetto muscoloso lo rende al contrario un cane protettivo e all’occorrenza difensore. È ed è stato anche un cane da caccia alla grossa selvaggina o un protettore di bestiame e di masserie.

Se adeguatamente educato sin da cucciolo, può far emergere la sua indole docile e socievole che possono renderlo un cane di compagnia protettivo e affettuoso nei confronti del suo padrone. Trasmette molta sicurezza e il suo temperamento è equilibrato; intelligente e ironico al tempo stesso, si mostra pacato e mai eccessivo anche nei momenti di maggiore aggressività. È curioso, ubbidiente, adatto a tenere compagnia anche ai più piccoli, divertendoli con giochi. Ma attenzione a non lasciarlo da solo per troppo tempo. Incline alla tristezza e alla malinconia, potrebbe diventare depresso senza ricevere l’affetto di cui ha bisogno.

Per queste ragioni è fondamentale instaurare con lui un rapporto stretto e complice, nel quale si è molto presenti. È spesso diffidente con gli estranei e con chi vede per la prima volta, ma non è istintivamente aggressivo a priori. Soltanto se si sentirà minacciato o se avvertirà pericolo per il suo padrone e la famiglia di cui fa parte, avviserà gli eventuali malintenzionati con un ringhio o con un abbaio forte per metterlo in guardia e invitarlo ad allontanarsi. A parte queste rare occasioni, il Cane Corso di solito non abbaia molto, anche quando si trova in presenza di altri cani con i quali va, in linea di massima, d’accordo.

Storia

Le origini del Cane Corso sono italiane e la sua razza è riconosciuta dalla FCI (standard 343). La sua discendenza è riconducibile al molosso romano e la sua storia si fa risalire ai tempi del re di Aragona. Egli desiderava una versione di questo cane con il pelo raso, differente da quello diffuso presso i contadini e dalle caratteristiche nobiliari. Per ottenere tale risultato si incrociò il cane da presa di Maiorca con i molossi rustici.

Il risultato fu il Cane Corso come lo conosciamo, particolarmente adatto al ruolo pensato dal re perché predisposto per indole a difendere il padrone e a custodire il denaro che veniva appeso al suo collare. Altro ruolo che assunse, nel contesto dei tempi, fu quello di difensore dei cavalli  dai furti. Il manto scuro gli permetteva di mimetizzarsi bene tra i cavalli stessi e di agire senza essere notato qualora si presentasse qualche presunto ladro. Da allora in poi l’allevamento del Cane Corso si è accresciuto soprattutto per fargli ricoprire la funzione di cane da guardia, ma dal 1960 ha subito un progressivo declino dovuto all’abbandono delle campagne.

A partire dagli anni ’70 è cominciata un’opera di recupero del Cane Corso, al centro dell’interesse di molti cinofili. L’area dell’Italia in cui era particolarmente diffuso è la Puglia, luogo da cui proviene la maggior parte degli esemplari di Cane Corso, raccolti in vista del recupero della razza che si è successivamente attuato.

Leggi anche