Cerchio di Itten: di cosa si tratta e chi l’ha ideato

Abbinare i colori nell’abbigliamento, ma anche quando si arreda casa, può sembrare semplice. Eppure, molte volte commettiamo degli errori! Saper ricreare una buona armonia con varie tonalità è dunque un aspetto da non sottovalutare. Il cerchio di Itten è uno strumento che può essere molto d’aiuto in questi casi, e che vale la pena conoscere e approfondire al meglio.

Che cos’è il cerchio di Itten

Il cerchio di Itten è uno strumento utile per capire le classificazioni dei colori, e quindi quali sono i colori primari, quali i secondari e, infine, i complementari. La sua struttura evidenzia al centro del cerchio un triangolo che contiene i tre colori primari: rosso, giallo e blu. Dalla fusione di questi tre si ottengono i colori secondari, posizionati intorno al triangolo, i quali a loro volta formano un esagono. Più esattamente: verde, arancio e viola. In ultima istanza, possiamo notare come il cerchio venga chiuso complessivamente con 12 colori che comprendono i primari, i secondari e i terziari, ottenuti da una successiva fusione.

A ben guardare il cerchio cromatico, è diviso in una sorta di spicchi. L’abbinamento tra colori che si trovano nello stesso spicchio genera un effetto armonioso. Mentre, l’abbinamento tra colori che si trovano nella parte opposta del disco assicura un effetto più allegro ed estroso. Non tutti però erano d’accordo con questa tipologia di sistema finalizzata a stabilire la correttezza degli abbinamenti tra colori diversi e la loro conseguente armonia, perché si tratta di uno schema dal quale rimangono esclusi il bianco e il nero, che… non vengono presi in considerazione.

Chi ha ideato il cerchio di Itten

A ideare il cerchio cromatico fu lo svizzero Johannes Itten (Süderenlinden, Berna, 11 novembre 1888 – Zurigo, 25 marzo 1967), un pittore, designer e scrittore. Allievo di A. Hölzel, subì una forte influenza dal movimento cubista e dall’arte di Robert Delaunay. Quest’ultimo gli aprì le porte alla sperimentazione di forme astratte e cromatismi in netto contrasto. Dal 1919 al 1923 è stato docente al Bauhaus, venne però successivamente allontanato per via delle sue tendenze spiritualistiche e per una sua certa propensione all’irrazionalismo.

Il Bauhaus era un prestigioso istituto superiore di educazione artistica con sede a Weimar in Germania. Il suo fondatore fu l’architetto Walter Gropius (Berlino 1883 – Boston 1969), figura centrale del movimento europeo di rinnovo dell’architettura.

La teoria dei colori di Itten

In quest’ultimo paragrafo vogliamo dedicare un ulteriore approfondimento alla teoria dei colori ideata e strutturata da Itten. Andremo dunque a vedere lo studio del contrasto tra i colori, un aspetto fondamentale per la creazione dello schema da parte del pittore e designer svizzero.

Ma chiariamo prima di che cosa si tratta quando ci si riferisce al “contrasto”, una parola che viene usata di frequente e in contesti totalmente diversi. Il contrasto, spiegato in maniera più semplice, è ciò che determina un’evidente differenza tra due effetti cromatici posti a confronto. Se queste divergenze sono assolute si tratta di contrasti di opposti o di contrasti di polarità. Qui di seguito, ecco alcuni esempi di contrasti rappresentati dagli effetti:

  • bianco – nero;
  • grande – piccolo;
  • freddo – caldo.

Se andiamo a studiare i caratteri e gli effetti cromatici è possibile stabile 7 tipi di contrasto:

  • contrasto chiaroscuro;
  • contrasto freddo caldo;
  • contrasto di quantità;
  • contrasto di complementari;
  • contrasto di colori puri;
  • contrasto di simultaneità.

Ebbene, dopo questa lettura, riuscire a ricreare buoni ottimi abbinamenti, sia per il nostro abbigliamento che per l’arredamento di casa sarà molto più semplice e intuitivo. Inoltre, cliccando sui link che trovate a corredo sarà possibile scoprire ancora tanto altro sul cerchio di Itten. Cosa aspettate?

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