Diamanti di Gould: piccoli uccellini dai colori accesi

Il Diamante di Gould, nome scientifico Erythrura gouldiae è un piccolo passeriforme. Le sue dimensioni sono di circa 15 cm in lunghezza e 15 grammi di peso. La colorazione tipica è rappresentata dal dorso blu, petto viola, ventre giallo, punta della coda nera e una striscia turchese intorno alla testa. La testa può essere arancio, rossa o nera. Le femmine si distinguono per via dei colori meno vivaci. Va detto però che nel corso degli anni sono state selezionate  parecchie variazioni di colore, con una grandissima diversità di livree.

Le origini del Diamante di Gould vanno ricercate in Australia settentrionale. Ed è proprio in queste terre lontane che venne scoperto e descritto nel 1838 dal naturalista Jhon Gould. Quest’uccellino però è stato frequentemente riclassificato. In principio era ascritto al genere Poephila, in seguito ai Chloebia, ed infine agli Erythrura.

La vita media di un Diamante di Gould è di 6-8 anni. Per favorire la longevità di questi adorabili animali sono importanti un ambiente adeguato alle sue esigenze, ma soprattutto privo di stress. Oltre a favorire un’alimentazione corretta e una buona igiene.

Dove vivono

Si tratta di una specie che può vantare una notevole diffusione nelle zone settentrionali dell’Australia, visto che è molto diffuso tra la penisola di Capo York fino alla punta ad ovest nella regione di Kimberley.

L’ambiente tipico di questi uccellini corrisponde a dei luoghi molto caldi e decisamente soleggiata, in cui il tasso di umidità è sempre molto elevato. L’habitat ideale è sempre molto ricco di praterie, ma anche tanti arbusteti e delle zone d’acqua dolce in cui i Diamanti di Gould si possono dissetare. Per quanto riguarda le dimensioni, questi uccelli sono lunghi tra i 13 e i 15 centimetri, inclusa ovviamente la coda. Le femmine, invece, presentano delle dimensioni inferiori in confronto ai maschi, ma sono anche molto più snelle. A proposito di specie particolari: scoprite il Drago Barbuto!

L’alimentazione in cattività

Nel momento in cui viene allevato in cattività, si impara ben presto a conoscere i gusti particolarmente esigenti di questo uccelletto. Tranne nel caso in cui venga abituato fin da piccolo, il Gould tende ad evitare la frutta, così come la verdura, ma anche i vari preparati misti per esotici che sono troppo elaborati. E, attenzione, visto che spesso è in grado di rifiutare anche il pastoncino. E allora cosa fare in questi casi? Si consiglia di prediligere sempre una dieta molto semplice, propendendo soprattutto degli ottimi misti per esotici, ma vanno benissimo anche osso di seppia ed un pastoncino di buon livello. Si suggerisce anche di garantire ogni tanto un po’ di proteine di origine animale. Si possono usare, per questo scopo, i gammarus tritati (non sono altro che i tipici gamberetti che vengono essiccati e che rappresentano il mangime ideale per le tartarughe d’acqua), anche se i Gould tendono a non abbuffarsi, a differenza invece del criceto Roborovsky.

Come si deve allevare

Generalmente si suole parlare di questo uccellino come di un volatile davvero molto delicato. Infatti, sembra che sia soggetto molto facilmente a contrarre malattie ed è veramente impegnativo mantenerlo sempre in perfetta salute. In realtà, però, si tratta semplicemente di uno dei tanti luoghi comuni che riguardano il Diamante di Gould. Infatti, sono le cure eccessive degli umani che portano poi allo sviluppo di patologie, dal momento che questi uccellini presentano un buon livello di resistenza, robustezza e adattabilità. Chiaramente ci sono degli aspetti su cui non bisogna mai transigere, ovvero gli sbalzi elevati di temperatura, senza dimenticare anche i colpi di vento e le temperature particolarmente rigide, che rappresentano i principali pericoli per i Diamanti di Gould.

La riproduzione

I Diamanti di Gould non sono una specie facile da riprodurre, specie per chi è un allevatore amatoriale, per i quali si consiglia il diamante mandarino. Tuttavia, seguendo alcuni consigli utili, il tutto può risultare più semplificato. Per prima cosa è importare lasciare a disposizione della coppia un nido chiuso. Questo andrà poi posizionato in alto e imbottito di fieno morbido.

In media una femmina Diamante di Gould depone 5-7 uova. La cova inizia dopo la deposizione del quinto uovo e viene praticata al turno, sia dal maschio che dalla femmina. La schiusa avviene dopo due settimane. I piccoli vengono lasciati soli dopo dieci giorni dalla nascita ed è importante che l’ambiente sia molto caldo. Dopo venti giorni esatti lasciano il nido di loro spontanea iniziativa.

La gabbia ideale

Un aspetto fondamentale per la serenità dei Diamanti di Gould è lo spazio. La gabbia dunque deve essere più ampia possibile. Meglio ancora se sviluppata in senso orizzontale, in modo da consentire agli uccelli di volare comodamente. Si raccomanda di posizionare diversi posatoi e il nido ben messo in alto. Un accessorio molto gradito agli uccelli in genere è la vaschetta per il bagno, facilmente reperibile nei negozi per animali.  Le gabbia va tenuta in un luogo sicuro e sopraelevato. Assicuratevi che le sbarre siano ravvicinate; è fondamentale che non vi siano piccole aperture attraverso le quali gli uccellini possano trovare una via di fuga.

Il Diamante di Gould ha bisogno di un clima caldo e asciutto, tollera poco il freddo, Motivo per cui è consigliabile porre la gabbia in casa. Non ama la solitudine e per questo va tenuto preferibilmente in coppia. Chi ha spazio a sufficienza può anche tenere 2-3 coppie insieme, basta solo munirsi di una gabbia ancora più grossa.

Approfondimenti e bibliografia