Frutto tamarindo, le proprietà e i benefici

La sua pianta è un sempreverde appartenente alla famiglia delle leguminose, in grado di raggiungere anche i 30 metri di altezza, mentre i suoi frutti sono costituiti da baccelli che contengono un numero di semi variabili tra i 4 e i 12.

I valori chimici e nutrizionali

Cominciamo dai valori chimici. Di fatti, 100 gr di tamarindo:

  • Acqua g 31,40
  • Proteine g 2,80
  • Grassi g 0,60
  • Carboidrati g 62,50
  • Fibre g 5,1
  • Zuccheri g 38,80
  • Calcio mg 74
  • Ferro mg 2,80
  • Magnesio mg 92
  • Fosforo mg 113
  • Potassio mg 628
  • Sodio mg 28
  • Zinco mg 0,10
  • Selenio mcg 1,3
  • Vitamina A IU 30
  • Vitamina B1 mg 0,428
  • Vitamina B2 mg 0,152
  • Vitamina B3 mg 1,938
  • Vitamina B5 mg 0,143
  • Vitamina B6 mg 0,066
  • Vitamina C mg 3,5
  • Vitamina E mg 0,10
  • Vitamina K mcg 2,8
  • Vitamina J mg 8,6
  • Beta-Carotene mcg 18
  • Folati mcg 14
  • 100 grammi di tamarindo hanno una resa calorica pari a 239 kcal.

Dimagrimento

Valutati i suoi valori nutrizionali e chimici, possiamo brevemente occuparci di tutti i principali benefici del tamarindo, a cominciare dal ruolo svolto per il dimagrimento e la perdita di peso.

Diverse ricerche sostengono infatti che i semi presenti in questo frutto sarebbero in grado di bloccare l’attività della tripsina, un enzima che si occupa della scomposizione delle proteine. Così facendo, il tamarindo potrebbe aiutare a limitare l’assunzione di cibo e, dunque, svolgere un ruolo di supporto alla perdita di peso in eccesso.

Digestione

L’assunzione del tamarindo sembra essere un toccasana anche nelle ipotesi in cui si abbiano dei vari problemi a livello gastrico o di digestione. Di fatti, riveste discrete proprietà lassative ed è un ottimo regolatore intestinale, in virtù della presenza di acidi organici che sono presenti all’interno della sua polpa.

Fegato

Tra le varie proprietà benefiche del tamarindo, un vantaggio è certamente rappresentato dalle caratteristiche protettive e decongestionanti nei confronti del fegato. Il tamarindo facilita infatti le attività di svuotamento della cistifellea e può prevenire e contenere i disturbi biliari.

Batteri e Virus

Un’altra importante caratteristica del tamarindo è rappresentata da un ottimo mix di proprietà antibatteriche ed anti infettive. In passato si usava questo frutto per poter trattare febbri reumatiche, malaria, infezioni, problemi respiratori e dissenteria. Un altro studio ha invece dimostrato l’utilità del tamarindo contro batteri come l’Escherichia Coli e la Salmonella.

Diabete

L’elevato consumo del tamarindo può determinare picchi glicemici, ma – di contro – un consumo moderato ed equilibrato può favorire benefici in caso di diabete.

Antiossidante

Da alcuni recenti studi è emerso che il tamarindo, e in particolar modo la sua polpa, è ricca di alcuni composti antiossidanti come l’acido caffeico e l’acido ellagico, oltre a polifenoli, con potenti proprietà antiossidanti. Forte di queste caratteristiche, pertanto, il tamarindo può essere utile per poter contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi e, dunque, contenere il rischio di sviluppare delle patologie come i tumori, le malattie cardiache ed il diabete.

Circolazione sanguigna

Concludiamo infine sottolineando come il tamarindo contenga buone dosi di potassio, elettrolita vasodilatatore che può rilassare le pareti dei vasi sanguigni e favorire un maggior flusso sanguigno. Può dunque essere in grado di abbassare la pressione arteriosa. Inoltre, il suo contenuto di ferro può assicurare una migliore ossigenazione ai muscoli e agli organi del corpo, per un corretto funzionamento.

Approfondimenti e bibliografia