Giardini pensili di Babilonia, una guida alla loro scoperta

Avvolte nel mistero sono anche le loro origini. Secondo le ricostruzioni più o meno leggendarie, la loro costruzione è merito del sovrano babilonese Nabucodonosor, nel VI secolo a.C., come un dono alla propria regina, Amitide, che era nostalgica delle vallate della propria terra natìa (l’attuale Iran, nella parte nord-ovest). Per questo motivo il re fece edificare questi meravigliosi giardini, citati più volte nella storia.

Le citazioni

Diversi autori hanno parlato apertamente dei Giardini pensili di Babilonia, contribuendo ad alimentare il loro mito. Per esempio, ne parlò Beroso, un sacerdote del dio Bel, vissuto alla fine del IV secolo a.C.. Successivamente, ne parlarono molti autori antichi greci come Diodoro Siculo.

Sono esistiti?

Ma i Giardini pensili di Babilonia sono realmente esistiti?

I dubbi sono numerosi, anche perché – a dar retta alle descrizioni antiche – c’è da pensare che la loro realizzazione potesse contrastare con le leggi della fisica. Il già rammentato Diodoro Siculo ne parla come di una sorta di “montagna”, costituita da un sistema di terrazze a più livelli sostenute da muri realizzati in mattoni di argilla.

Tuttavia, un simile sistema avrebbe richiesto conoscenze e materiali ingegneristici che nessuno poteva garantire all’epoca. Diodoro Siculo fa anche riferimento all’utilizzo di alcune lastre di pietra avvolte in strati di canna, bitume e piastrelle ceramiche, a conferma della complessità di una realizzazione di cui, però, oggi giorno non è giunta alcuna reale testimonianza.

E se non fossero stati a Babilonia?

C’è poi chi, come la ricercatrice Stephanie Dalley dell’Oriental Institute della Oxford University, ritiene che i Giardini pensili del mondo antico siano effettivamente esistiti ma… non a Babilonia. È invece possibile che i giardini si trovassero a circa 450 chilometri a nord di Babilonia, nella città reale assira di Ninive.

In realtà, alcuni ricercatori hanno effettivamente trovato delle rovine di un particolare sistema acquedottistico vicino a Ninive, che era stato utilizzato per trasportare l’acqua dalle montagne. A deliziare questa ipotesi ci sono anche alcune rappresentazioni nei bassorilievi di Ninive, l’attuale Mosul, che raffiguravano un giardino lussuoso, con piante pendenti, irrigato da tale acquedotto.

Insomma, una teoria di grandissimo impatto, che confermerebbe come i Giardini pensili di Babilonia siano effettivamente esistiti, ma non nella celebrata Babilonia! Ma perché?

Anche in questo caso, la spiegazione sembra essere semplice. I re assiri definirono infatti Ninive come la “Nuova Babilonia”. Di qui, la nascita di una potenziale confusione che ha erroneamente localizzato i giardini…

Approfondimenti e bibliografia