Il mercato immobiliare nell’era del Coronavirus

L’emergenza Coronavirus ha letteralmente sconvolto le nostre vite, impattando su numerosi settori dell’economia. In questo novero è possibile includere anche quello immobiliare. Tutte le realtà del settore hanno risentito dell’emergenza sanitaria e del lockdown disposto con lo scopo di contenere i contagi da Covid-19.

Non importa che si parli di ImpREsa immobiliare Conegliano o di agenzie attive in altre zone d’Italia: in tutti i casi, gli esperti del settore hanno notato dei numeri in forte flessione rispetto al 2019.

A tal proposito, ci vengono in aiuto i dati di Nomisma che, per il 2020, prevedono ben 100mila compravendite in meno rispetto all’anno precedente. Giusto per dare qualche numero in più, ricordiamo che, dal gennaio al dicembre dello scorso anno, le compravendite immobiliari concretizzate sul territorio italiano sono state poco più di 600mila. Nel 2020, difficilmente supereranno le 500mila.

Quando verrà recuperato il terreno perso nel 2020 a causa del cigno nero della pandemia di Coronavirus? Gli esperti del settore immobiliare sono tutto tranne che ottimisti per gli anni che ci aspettano. Né nel 2021, né nel 2022 si prevede infatti un recupero di quanto perso per ora – e nei mesi che ancora ci aspettano – nel 2020.9.16

L’impatto sui prezzi

Parlare dell’impatto della crisi da Coronavirus sul mondo immobiliare significa, per forza di cose, delle ripercussioni sui prezzi delle residenze. In questo caso, il punto di riferimento sono i dati di Scenari Immobiliari, che parlano di un decremento dei prezzi pari al 2,1% su base annua a dicembre 2020.9.16

Ovviamente per farsi un’idea efficace è opportuno guardare a livello locale e analizzare la situazione delle singole città. Nel caso di centri urbani come Milano, Roma e Venezia, strategici per l’economia del Paese e nel caso specifico delle ultime due città per il turismo nello specifico, si parla di prezzi che, alla fine dell’anno, saranno a crescita zero.

Per quanto riguarda le previsioni per il 2021, gli esperti del settore non hanno ancora sufficienti certezze per poter dare dei pareri sulle cifre con cui avranno a che fare gli italiani intenzionati a comprare casa o ad acquistare uno spazio commerciale.

Una cosa è però certa: il lockdown, che ci ha fatto riscoprire le nostre dimensioni domestiche, ha reso i singoli maggiormente consapevoli delle caratteristiche che deve avere un’abitazione per essere definita confortevole.

Mercato immobiliare: le nuove esigenze

L’emergenza sanitaria Coronavirus ha palesato nuove esigenze di mercato. Tra queste è possibile citare le mascherine, ma anche quantità decisamente più alte rispetto al passato di gel igienizzante. Cosa dire, invece, del mondo immobiliare? Come già detto, il lockdown ha permesso all’utenza di maturare una consapevolezza maggiore dell’importanza del comfort all’interno dell’abitazione. Tantissime persone si sono approcciate allo smartworking durante i mesi del confinamento e hanno scoperto che avere degli spazi ampi dove lavorare, possibilmente separati da quelli dedicati alla vita privata.

Come impatterà tutto questo sul mercato immobiliare? A detta degli esperti, la nuova quotidianità che ha investito le nostre vite, sia personali sia professionali, per quanto riguarda la scelta della casa avrà un impatto positivo soprattutto sugli immobili di recente costruzione.

Per quanto riguarda invece gli immobili con alle spalle diversi anni di storia, le previsioni vedono in primo piano una perdita di quota dei prezzi al metro quadro. Per rendersi conto del trend, è il caso di guardare un contesto che ha mantenuto dinamicità anche durante la crisi: Milano. Sotto la Madonnina, il mercato degli immobili di nuova costruzione è rimasto molto vivo (soprattutto per quanto riguarda gli immobili ad alte performance energetiche).