Il Pipistrello Vampiro: caratteristiche e aspetto del vampiro spettro!

Il pipistrello vampiro o vampiro spettro, il cui nome scientifico è Desmodus rotundus è un mammifero della famiglia dei Fillostomidi. È diffuso principalmente nell’America centrale e del Sud e, in minor numero, nelle foresti tropicali ed occasionalmente in quelle pluviali.

L’aspetto del Pipistrello vampiro

Le dimensioni di questo temuto volatile sono piuttosto grandi se paragonato ad altri suoi simili. La lunghezza del corpo è compresa tra i 125 e 135 millimetri, quella dell’avambraccio tra i 110 e i 113 millimetri. Il peso corporeo può raggiungere anche i due etti e ha un’apertura alare di un metro.

La corta pelliccia è di colore grigio e presenta alcune sfumature marroni sul dorso. La zona ventrale invece è più chiara, in particolare di colore giallo chiaro. La testa risulta compatta e rotonda con 2 orecchie appuntite che sfiorano i 40 millimetri.

Una sua caratteristica sono i denti incisivi superiori, molto ben affilati. I canini invece sono più piccoli, ma  appuntiti e ugualmente affilati. Gli occhi hanno una proporzione adeguata alla testa.

Gli arti si presentano ben sviluppati e quelli posteriori sono particolarmente forti. Non è presente una coda e i piedi sono grandi e larghi, muniti di 5 piccole dita.

Dove vive il pipistrello vampiro?

Il loro habitat naturale è costituito da profonde grotte, possibilmente poco illuminate e dai tronchi cavi degli alberi. È raro, ma di certo non impossibile trovarli in fatiscenti edifici o nei vecchi pozzi abbandonati. Luoghi molto presenti nel nostro immaginario comune  grazie anche ai tanti film horror che hanno fatto del vampiro spero un mito.

Di norma vivono in colonie che vanno dai 20 ai 100 esemplari. Tuttavia sono stati riportati casi di colonie formate anche da ben 5.000 esemplari.

Di cosa si nutre il pipistrello vampiro?

Di cosa si nutre il pipistrello vampiro

Considerando il suo nome, non è difficile intuire di cosa si nutre il pipistrello vampiro. In questo caso la cinematografia c’entra poco, questo pipistrello si nutre realmente di sangue di altri vertebrati, principalmente del sangue del bestiame. In assenza di questo, però, anche gli esseri umani diventano una loro fonte di cibo. Non a caso nei luoghi dove questi animali si rifugiano è presente un forte odore di ammoniaca. Ciò è dovuto al sangue digerito e poi rigurgitato al suolo, tecnica che aiuta a sfamare chi non è riuscito a procurarsene del nuovo. Questi hanno un’autonomia di tre giorni, oltre i quali, se non mangiano muoiono.

Per cacciare le sue prede il vampiro spettro usa la vista che di notte è molto efficace. Inoltre, le due grandi ali gli permettono di volare agilmente.

Il morso del Pipistrello Vampiro è letale?

Questo pipistrello non è dotato di veleno, ma un suo morso può provocare serie infezioni alle sue vittime e può conteggiare malattie come la rabbia e la tripanosomiasi.

Queste patologie, se non trattate in tempi brevi, possono portare alla morte. In Perù qualche anno fa sono deceduti almeno 12 bambini.

Grazie alla sua agilità, il Desmodus rotundus, riesce a penetrare di notte nelle capanne e mordere le estremità del corpo, dita, orecchie e punta del naso. Di solito le vittime non percepiscono nulla, e solo l’indomani si rendono conto dell’accaduto.

In caso di rabbia, nel giro di una settimana si iniziano a perdere le forze, giungono poi dolori articolari, idrofobia e paralisi. L’unica soluzione resta il vaccino, se somministrato in tempo. Per esempio, in Perù non c’è stato nulla da fare perché questa tribù, credendo nello sciamassimo, attribuiva i suoi sintomi alla stregoneria.

Come si riproducono i pipistrelli vampiro?

Il periodo di riproduzione del pipistrello vampiro dura tutto l’anno. Le nascite avvengono invece tra aprile e maggio e tra ottobre e novembre.

La fase di accoppiamento inizia col maschio che sale sulla schiena della femmina e le afferra il collo con la bocca.

La maggior parte delle femmine hanno una sola gravidanza all’anno, ma è anche possibile che abbiano più gravidanze durante lo stesso anno, anche se di rado.

Il periodo di gestazione è di 7 mesi. Solitamente questa specie partorisce un solo figlio anche se in rari casi possono essere anche 2. Alla nascita i piccoli pesano dai 5 ai 7 grammi e si nutrono solo di latte materno per un solo mese. Dal secondo mese in avanti cominciano a nutrirsi con il sangue rigurgitato dalla madre.