Pungitopo: benefici, controindicazioni e uso

Il pungitopo un piccolo arbusto sempreverde, originario dell’Europa occidentale, con rami particolarmente solidi e duri. Le sue radici e i suoi portinnesti sono apprezzati in erboristeria perché contengono vari composti attivi, tra cui i flavonoidi (e non solo), motivo per cui spesso questa pianta viene annoverata come base per l’ottenimento di diversi potenziali benefici per la salute, come il miglioramento della circolazione sanguigna e il trattamento delle emorroidi.

Quali sono i suoi vantaggi

Come abbiamo già rammentato, il pungitopo e i suoi composti sono associati a diversi potenziali benefici per la salute.

In particolare, il pungitopo può ridurre l’infiammazione, grazie a composti, come la ruscogenina, che può aiutare a sopprimere i segnali infiammatori e potenzialmente trattare i danni causati dalla stessa infiammazione.

Per esempio, in studi in laboratorio, si è notato che la ruscogenina ha ridotto i marker di infiammazione e ha fermato la produzione di un enzima che promuove la rottura della cartilagine nelle persone con osteoartrite. Uno studio su animali ha osservato che la ruscogenina ha ridotto i marker di infiammazione associati al diabete e ai danni trattati causati da tale infiammazione.

Tuttavia, gli studi sull’uomo sono particolarmente carenti e, dunque, sono certamente necessarie ulteriori ricerche prima di poter trarre conclusioni definitive.

 

Circolazione del sangue

In aggiunta a quanto sopra, sottolineiamo come il pungitopo possa curare condizioni che influiscono sulla circolazione sanguigna. Ad esempio, può combattere l’insufficienza venosa cronica, una condizione dolorosa in cui le vene delle gambe faticano a riportare il sangue al cuore: diversi composti del pungitopo hanno infatti il ruolo decisivo di supportare le vene a contrarsi, permettendo al sangue di tornare al cuore con maggiore efficacia.

Inoltre, un’analisi di 20 diversi studi ha scoperto che un supplemento che conteneva il pungitopo era in grado di ridurre significativamente il dolore, i crampi e il gonfiore negli adulti con tale condizione.

Ipotensione ortostatica

L’ipotensione ortostatica – un improvviso calo della pressione sanguigna che si verifica quando ci si alza troppo rapidamente – è un problema frequente negli adulti più anziani. I sintomi più comuni includono vertigini, debolezza e nausea.

Normalmente, i riflessi automatici dell’organismo contrastano questo effetto costringendo i vasi sanguigni nella parte inferiore del corpo. Tuttavia, questi riflessi sembrano indebolirsi con l’età, causando la sgradevole sensazione di cui sopra. Ora, poiché il pungitopo aiuta a restringere le vene, si pensa che la pianta possa prevenire casi lievi.

Tuttavia, non ci sono studi umani sul pungitopo, rendendo così necessarie altre analisi.

Emorroidi

Le emorroidi sono un problema di salute comune, soprattutto tra gli adulti più anziani.

Ebbene, proprio per evitarle, molte persone si rivolgono a prodotti naturali, come il pungitopo, da tempo usato nella medicina alternativa per trattare le emorroidi e altre condizioni vascolari, in quanto sembra che possa ridurre il gonfiore e aiutare le vene a contrarsi.

Un recente studio ha ad esempio dimostrato che il 69% delle persone che assumono un integratore contenente pungitopo lo ha valutato come un trattamento efficace per le emorroidi, tale da ridurre il dolore, il gonfiore e altri sintomi.

Effetti collaterali

Anche se ci sono pochi studi sull’uomo in relazione al pungitopo, per il momento sembra che l’assunzione della pianta nei dosaggi consigliati sia piuttosto sicura e che solo in rari casi può causare mal di stomaco, nausea, diarrea o vomito.

Si tenga comunque conto che il pungitopo contiene saponine, composti vegetali che possono agire come antinutrienti. Pertanto, tale pianta può ridurre l’assorbimento di minerali, come lo zinco e il ferro.

Inoltre, il pungitopo non è raccomandato per i bambini o le donne in gravidanza o in allattamento, poiché le ricerche a sostegno della sua sicurezza nelle popolazioni vulnerabili sono scarse.

Le persone che assumono farmaci per i reni o per la pressione sanguigna dovrebbero altresì parlare con il proprio medico prima di prendere tale composto, in quanto può interagire con questi farmaci.

Il giusto dosaggio

Attualmente non esiste una dose ufficiale raccomandata per il pungitopo.  Tuttavia, alcune analisi suggeriscono che la radice secca debba essere assunta al massimo per 1,5 – 3 grammi al giorno, mentre le compresse o le capsule a base di tale pianta non dovrebbero eccedere i 200 mg (di un concentrato 4:1) 2-3 volte al giorno. Ancora, gli estratti liquidi non dovrebbero eccedere i 3-6 ml al giorno in rapporto 1:2 tra erbe e liquido.