Quanti tipi di codici a barre esistono?

I codici a barre vengono utilizzati odiernamente in diverse occasioni, rappresentando una vera e propria costante all’interno dei vari mercati di stampo internazionale. Essi vengono, infatti, adottati per convenzione praticamente dappertutto in giro per il mondo. Sebbene questo li porti sotto gli occhi di tutti, facendogli maturare una certa notorietà, le persone sanno ben poco riguardo questo mondo e il sistema di catalogazione ad esso relativo che, di fatto, non ha mai davvero ricevuto gli approfondimenti che meritava. Non a caso sono davvero poche le persone che, pur non gravitando all’interno dell’ambiente commerciale, conoscono la vera storia e le varie tipologie di codici a barre esistenti al giorno d’oggi.

Quanto appena affermato, infatti non sorprende soltanto addetti ai lavori ed esperti di settore. Il fatto che esistano diverse tipologie di codici a barre non è affatto cosa nota tra i meno avvezzi, risultando qualcosa di scioccante. Comunque, questo sistema di codifica vede la sua storia iniziale negli anni 40 del ventesimo secolo; da allora il suo utilizzo è stato istituzionalizzato e tutte le modifiche che ne conseguono sono sempre relativi a convenzioni a tutt’oggi in uso.

Occorre chiarire in questa sede che ogni codice a barre sia diverso anche in maniera sottile dagli altri. Sono questi fattori di discontinuità, infatti, a fornire informazioni differenti e campi d’applicazione altrettanto vari. Inoltre, con l’avanzamento del progresso tecnologico, il codice a barre ha affrontato digressioni anche nell’ambito tech, con i QR Code da scannerizzare con il cellulare per ricevere informazioni di diversa natura. Scopriamo, però, di seguito, tutto ciò che c’è da sapere sulle diverse tipologie di codici a barre.

Codici EAN

Si tratta dell’European Article Numbering, ossia del tipo di codice che possiamo trovare nei prodotti in vendita nei supermercati e in tutti quegli store con sistemi di rilevazione automatica del prezzo. Gli EAN vengono adoperati in diverse parti del mondo, tranne in Canada e negli Stati Uniti. Gli EAN sono codici affidabili, all’interno dei quali si trovano informazioni come il codice dello stato, quello dell’azienda e del prodotto confezionato. Si dividono in codici a 12 combinazioni e ad 8, per i prodotti con confezioni più piccole.

Codice UPC

Continuiamo con l’Universal Product Code, ossia col codice a barre canadese e statunitense gestito dalla Uniform Code Council. L’UPC Code si divide in A, più grande, con undici numeri di codifica ed UPC—E che, invece, ne presenta soltanto sei perché viene utilizzato sui packaging di dimensioni più contenute.

Code-39/ FULL ASCII

Il primo codice a barre con codifica di numeri e lettere maiuscole ad essere libero. Questo codice presenta due varianti, quella classica e la FULL ASCII, presente in oggetto, sviluppata per permettere l’espansione della codifica a ben 127 caratteri diversi. Parliamo di un codice discreto, ossia di un tipo di codice a barre in cui le informazioni sono contenute solo in queste ultime e non anche negli spazi.

Codice Farmaceutico Italiano

Continuiamo con il CODE-32, adottato in Italia per convenzione all’interno del mercato dei prodotti farmaceutici. Il CODE-32 nostrano segue una legislazione particolare, nata a proposito e si compone attraverso nove caratteri alfanumerici.

Interleaved 2 Of 5/ITF

Questo è un tipo di codice a barre che presenta cinque elementi, di cui due larghi, utilizzati proprio per codificare, a prescindere dalla tipologia, siano essi barre o spazi. I codici Interleaved vengono detti anche intercalati, poiché si utilizzano molto spesso per la codifica di confezioni multiple di prodotti, specie nel settore industriale.

EAN-128

Chiudiamo con la declinazione moderna del codice europeo, con una mole di dati molto più densa e cospicua. Si tratta di un codice veloce ed affidabile, principalmente adottato nel settore medico e in quello industriale.