Ragnetto rosso, come riconoscere e trattare questo piccolo acaro

Il ragnetto rosso è un minuscolo acaro della famiglia delle Tetranychidae, che attacca le piante da giardino e da interno, sia le piante fogliari che quelle da fiore.

Dunque, appare chiaro fin da subito che il termine “ragno” è usato impropriamente, perché in realtà si tratta di un acaro. Tuttavia, è un acaro un po’ particolare: ha 8 zampe, esattamente come i ragni!

Sebbene da soli non siano in grado di indurre molti danni, i pericoli arrivano se invadono le piante in grandi quantità: in questi casi, le piante possono anche perire.

Ma come eliminare gli acari del ragno rosso con trattamenti biologici?

Perché appaiono sulle piante?

Iniziamo con il rammentare che i ragnetti rossi tendono a moltiplicarsi e attaccano le piante quando il tempo è caldo e secco. Per questo motivo si trovano al chiuso tutto l’anno, e in giardino in estate, quando non piove e le temperature superano i 20°C.

Inoltre, si tenga conto che questi ragni non sono insetti, e che l’uso di pesticidi contribuisce alla loro diffusione. Di fatti, siccome molti altri insetti che vengono uccisi dai pesticidi sono loro predatori, usare queste sostanze in realtà finisce con il farli prosperare.

Il loro ciclo di sviluppo

I ragnetti rossi si nutrono della linfa delle piante, succhiandola dalle foglie per assorbire le cellule fogliari. Poiché si riproducono molto rapidamente, un’invasione può essere devastante se non viene intercettata e trattata con tempestività!

Inoltre, sono perfettamente in grado di migrare da una pianta all’altra, il che li porta a diffondersi a più piante se una è infetta. Insomma, se si individua un’invasione su una pianta, è bene spostare subito le altre piante fuori portata, soprattutto se sono a contatto. .

Quali sono i sintomi della loro “invasione”

Le loro piccole dimensioni li rende molto difficili da vedere ad occhio nudo, ma una piccola lente d’ingrandimento aiuta a sollevare ogni dubbio sulla loro presenza.

Il primo sintomo è la comparsa di piccoli puntini bianchi o gialli sulle foglie, che poi diventano completamente gialle, poiché private della loro linfa. Inoltre, il fatto che intrecciano piccole ragnatele intorno alle foglie aiuta anche a notarli più facilmente. Per questo, spruzzare o nebulizzare acqua sulla pianta può essere utile, al fine di controllare se si vedono apparire delle ragnatele.

 

Come trattare le piante infestate dai ragnetti rossi

Come anticipato, i ragnetti rossi amano quando l’aria è molto secca, poiché tale condizione li aiuta a diffondersi.

Sulle piante da appartamento, sbarazzarsi di loro è semplice: è innanzitutto necessario spruzzare acqua priva di calcio sulle foglie per creare un ambiente umido. Per le infestazioni minori, sarà sufficiente strofinare un panno morbido e umido sulle foglie (sia nella parte superiore che sulla parte inferiore), e ripetere ogni giorno fino a quando non si vedono più tali acari. Se questo non è sufficiente, è possibile acquistare un prodotto apposito contro i ragnetti rossi, che può essere trovato in qualsiasi negozio di giardinaggio.

Nel caso di piante all’aperto, è bene spruzzare regolarmente acqua dolce per alcuni giorni. Se poi si vuole ricorrere ad altri interventi naturali, si può optare per la Beauveria bassiana, un tipo di fungo che riduce notevolmente la fertilità del ragno rosso e la schiusa delle uova.

Ci sono poi alcuni predatori naturali del ragno rosso, come il Phytoseiulus, un tipo di acaro “benefico”, che si nutre del parassita. Diversi studi hanno poi scoperto che una serie di pesticidi naturali possono aiutare a liberarsi dei parassiti.

Ma quali sono i repellenti naturali del ragnetto rosso?

Alcune piante respingeranno il ragnetto nelle aree vicino a dove sono piantate. Tale protezione di solito si estende su un metro intorno alla pianta sana e matura ma, a volte, è preferibile optare per un decotto, un estratto o oli essenziali, che funzionano meglio della semplice coltivazione della pianta stessa.

Le erbe che sono in grado respingere i ragnetti rossi sono aglio, rosmarino, cannella, menta piperita, citronella, camomilla, maggiorana, ippocastano (Inula helenium), timo, cumino, alcune varietà di curcuma.

Le verdure che aiutano a respingere questi acari sono invece lattuga, peperoncino, pomodoro selvatico. Per quanto concerne alberi e arbusti, ci si può rivolgere soprattutto all’eucalipto.