Rincospermo o falso gelsomino: alla scoperta di una pianta profumata e elegante

Il rincospermo o rincospermum, comunemente conosciuto con il nome di “falso gelsomino”, da cui prende le note odorose, è famoso appunto per il suo inconfondibile profumo e per la sua proverbiale eleganza.

Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche di questa pianta molto diffusa, come va coltivato correttamente e come è preferibile prendersene cura per poter ottenere una fioritura particolarmente rigogliosa e informiamoci. Infine, concentriamoci su quali siano sono le problematiche che possono colpirlo danneggiando la sua salute e il suo candido aspetto.

Caratteristiche

Il nome scientifico esatto del rincospermo è trachelospermum jasminoide. Si tratta di una pianta originaria della zona dell’Estremo Oriente, caratterizzata dall’abbondante presenza di aggraziati fiori bianchi che lo contraddistinguono e che lo rendono adatto anche a scopi puramente decorativi.

Il cosiddetto “falso gelsomino” è una pianta che riesce a sopravvivere sia in presenza di climi caldi che di climi piuttosto freddi. Ma per riuscire a garantirgli un giusto equilibrio,  oltre che una bella fioritura, è opportuno posizionarla in un luogo ben esposto alla luce con una ventilazione potente e con le radici poste all’ombra se è possibile.

Se dovessero verificarsi bruschi abbassamenti di temperatura o degli inverni più freddi del solito, conviene coprire il terreno in cui è posto il rincospermo con della paglia, delle scorze o un telo dalle dimensioni adeguate. Con questi giusti accorgimenti non si metterà al rischio il rincospermum che continuerà a crescere bene e ad abbellire la vista del nostro terrazzo di casa, avvolgendoci nel suo ammaliante profumo.

Coltivazione

Il motivo del successo del rincospermo non deriva soltanto dal suo piacevole aspetto esteriore, ma anche dalla facilità nel coltivarlo. Infatti, sotto questo punto di vista non è una pianta particolarmente problematica, al contrario si adatta a vari tipi di terreno ed è capace di resistere sia alle temperature calde che a quelle più fredde. La sua crescita è rigogliosa, formata da schermate sempre verdi che lo rendono una pianta utile a essere utilizzata per mantenere la giusta privacy tra una casa e l’altra, quando lo si espone sui balconi o terrazzi di condomini.

Per coltivarlo, il terriccio che dovrà ospitare il rincospermo deve essere drenato bene e ricco di sostanze di natura organica. Se si decide di piantarlo all’interno di un vaso è consigliabile scegliere un modello ampio, lungo almeno 1 m circa e largo almeno intorno ai 40 cm circa. In questo modo, le radici potranno estendersi in totale libertà, senza ostruzioni varie che potrebbero compromettere la sua espansione regolare e provocare di conseguenza una crescita stentata e poco gradevole alla vista. Inoltre, con l’arrivo di ogni primavera, è molto importante ricordarsi di rinnovare il terriccio, almeno di un terzo rispetto al totale.

In seguito, quando si deciderà dove porre il rincospermo in maniera stabile e definitiva, è utile fissarlo a un supporto. Rimane di fatto l’unico inconveniente di questo arbusto piacevole non solo per la vista, ma anche per l’olfatto. La potatura del falso gelsomino, invece, deve essere fatta improrogabilmente ogni primavera, senza mai ritardare troppo.

Per quanto riguarda invece i tempi e le modalità della concimazione, il rincospermo va curato con attenzione, si tratta di un aspetto da non fare passare in secondo piano per nessuna ragione. La concimazione dell’arbusto agevola in maniera estremamente decisiva la crescita e la fioritura di una pianta di questo genere. Il concime va somministrato una volta alla settimana durante il periodo che va da marzo fino a settembre, a esclusione di una sola eventualità: la presenza di gelate tardive.

Oltre a questo tipo di raccomandazione, è fondamentale anche un’integrazione di ferro, soprattutto se il rincospermo cresce in terreni calcarei, non particolarmente adatti alla sua natura o quando viene subisce l’irrigazione a base di acqua dura. A tal proposito, un altro consiglio indispensabile rimane quello di effettuare una o due concimazioni separate.

Fioritura

Analizzate caratteristiche, coltivazione e concimazione del rincospermo, passiamo alla fioritura vera e propria della pianta chiamata anche “falso gelsomino”. È la fase che inevitabilmente lo rende più adatto ad assumere una funzione decorativa e quella che sprigiona tutto il suo peculiare candore. Essa avviene di solito nel periodo dell’anno compreso tra i mesi di maggio e di giugno. La fioritura è di solito molto folta e di colore bianco.

Malattie

Il rincospermum non è una tipologia di pianta soggetta a un rischio alto di malattie che possono danneggiarla in maniera irreversibile. Le sue foglie lievemente coriacee e una sostanza protettiva essenziale quale è il lattice fanno da forte barriera protettiva per l’arbusto e ostacolano l’insorgere di eventuali malattie nocive e aggressive.

Tuttavia, in alcuni casi rari può capitare che sui germogli giovani si possano verificare delle infestazioni di afidi. Queste manifestazioni sono da curare repentinamente, prima che la situazione degeneri e si presentino problemi seri per la salute e la sopravvivenza stessa della pianta. Il trattamento da seguire per contrastare gli afidi e risollevare le sorti del rincospermo è quello a base di piretroidi, da effettuare lontano dalle ore di irraggiamento e nei periodi di fioritura.

Altri rischi a volte sono rappresentati dall’attacco della cocciniglia cotonosa. La presenza di questo parassita è riconoscibile e resa manifesta da vari batuffoli bianchi, dall’aspetto simile al cotone, che essa rilascia e cosparge sull’intera superficie della pianta nuocendo alla sua salute.