Rincospermum: la pianta meglio nota come falso gelsomino

Il motivo del suo successo, oltre all’eleganza dei suoi fiori, è determinato dal fatto che è una specie facile da coltivare. Essa si adatta a vari tipo di terreno ed è capace di resistere sia alle temperature calde che a quelle più fredde. La sua crescita è rigogliosa, formata da dense schermate sempre verdi, utili a mantenere la giusta privacy tra una casa e l’altra. La fioritura del “falso gelsomino” avviene tra maggio e giugno ed è parecchio folta e dal tipico colore bianco candido. Un altro aspetto inconfondibile del rincospermum è il suo profumo, che è simile a quello del gelsomino, da cui deriva per l’appunto il nome di “falso gelsomino”. Il nome scientifico esatto, invece, è Trachelospermum jasminoide ed è originaria della zona dell’Estremo Oriente.

Come coltivare il falso gelsomino 

Il rincospermum è una pianta che si può coltivare sia direttamente nel terreno che all’interno del vaso. Essa non ha nessun problema ad adattarsi ai più svariati tipi di terra, fatta eccezione per quelli di natura calcarea. 

Il terriccio che dovrà ospitare il rincospermum deve essere ben drenato e ricco di sostanze organiche. Se si decide di piantarlo in vaso è consigliabile scegliere un modello decisamente ampio, più o meno sui 100 cm di lunghezza e 40 cm di larghezza. Ciò farà sì che le radici potranno estendersi in totale libertà, senza incombere in ostruzioni che potrebbero provocare una crescita stentata e poco piacevole dal punto di vista estetico. Inoltre, con l’arrivo di ogni primavera, è importante rinnovare il terriccio, almeno di un terzo. 

In seguito, non appena sarà data fissa dimora alla pianta, è utile fissarla a un supporto, unico punto debole di questo bellissimo arbusto. La potatura deve essere fatta ogni primavera, senza spingersi oltre quel periodo. 

Quando deve essere concimato

La concimazione del rincospermum è un aspetto che non deve essere sottovalutato per nessuna ragione. Essa, infatti, agevola notevolmente la crescita e la fioritura di questo tipo di pianta. Il concime va somministrato una volta alla settimana da marzo a settembre, tranne in presenza di gelate tardive. Oltre a questo, è fondamentale un’integrazione di ferro, soprattutto se cresce in terreni calcarei o quando viene irrigato con acqua dura. A tal proposito, un consiglio utile è quello di effettuare una o due concimazioni separate.

Possibili malattie del rincospermum e quali rimedi attuare  

Come abbiamo avuto modo di scoprire con quest’articolo, il rincospermum è una pianta che riesce a sopravvivere sia in presenza di climi caldi che di climi freddi. Ma per garantire un giusto equilibrio e una splendida fioritura è opportuno posizionarla in un luogo luminoso, ben ventilato e possibilmente con le radici all’ombra. Se dovessero capitare degli inverni più freddi del dovuto, conviene coprire il terreno con della paglia, scorze o un adeguato telo. 

Potremmo dire che il rincospermum non è soggetto all’elevato rischio di malattie. Questa peculiarità è dovuta alle sue foglie lievemente coriacee, a cui si aggiunge una sostanza protettiva essenziale, cioè il lattice. Tuttavia, può capitare che sui germogli giovani si possano verificare delle infestazioni di afidi. Queste manifestazioni vanno curate subito, prima che la situazione degeneri e si presentino problemi seri. Il trattamento da seguire è quello dei piretroidi e va effettuato lontano dalle ore di irraggiamento e nei periodi di fioritura. 

Altri rischi a volte sono rappresentati dalla cocciniglia cotonosa. La presenza di questo parassita è riconoscibile dai vari batuffoli bianchi simili al cotone che essa rilascia sulla superficie della pianta.