Aziende e competitività: gli scarti delle concerie diventano fertilizzanti

Nel corso degli ultimi anni sappiamo alla perfezione quanto sia diventato importante schierarsi al fianco della lotta ai cambiamenti climatici. Puntare su sistemi e dispositivi sempre più all’avanguardia e in grado di garantire un impatto sempre più basso sull’ambiente è ormai una priorità per aziende di qualsiasi settore.

Anche nel campo delle concerie di pelle, tra gli altri, si sta cercando di introdurre sempre più sistemi e tecnologie che possano avere un effetto benefico in tal senso. Si parla soprattutto di biotecnologie e del concetto di transizione circolare, che sta prendendo sempre più piede ultimamente.

Anche l’industria conciaria verso una maggiore sostenibilità

Il termine chiave è sostenibilità ed è chiaro che è diventato un concetto prioritario per tantissime aziende. L’impegno è quello di provvedere alla ricerca e sviluppo di biotecnologie rispettose dell’ambiente ed è questa la base su cui si prova a trasformare l’industria conciaria verso una maggiore sostenibilità.

Una delle ultime interessanti iniziative è rappresentata da una versione che si può definire “pilota” rispetto a una soluzione decisamente all’avanguardia in merito al processo di trasformazione di tanti materiali di scarto nell’ambito delle varie operazioni di lavorazione della pelle. Diversi sistemi sempre più innovativi si stanno concentrando proprio sulla trasformazione in particolar modo di uno di questi materiali di scarto, ovvero il pelo. L’obiettivo è quello di fare in modo che possa diventare una materia prima secondaria, utile da sfruttare per la realizzazione non solo di prodotti fertilizzanti, ma anche di biostimolanti da usare in agricoltura.

Impedire gli sprechi a livello industriale

Sono sempre di più le aziende che stanno cercando di lavorare, in maniera innovativa, sulla produzione e sullo sviluppo di enzimi e vari prodotti ausiliari da usare nell’industria conciaria. L’obiettivo, inevitabilmente, è quello di provare a diminuire il più possibile l’impiego di prodotti chimici, cercando al contempo anche di ridurre sempre di più i consumi di energia.

La ricerca nell’ambito biotech, nel corso degli ultimi anni, ha fatto un gran numero di passi in avanti. Nello specifico, però, i miglioramenti sono stati evidenti nel campo dell’implementazione di soluzioni innovative, implementate per la depurazione delle acque e non solo. Infatti, i sistemi e tecnologie innovative puntano anche a ridurre e azzerare gli odori diffusi nell’ambiente, così comincia il lungo processo di decontaminazione dei terreni, stimolando al contempo il miglioramento nel processo di trattamento delle biomasse e dei rifiuti. Di progetti sperimentali ce ne sono sempre di più, per fortuna, ma riguardano in modo particolare la trasformazione, come dicevamo in precedenza, del pelo, in maniera tale che possa diventare un’efficace risorsa da reimpiegare nell’ambito dell’industria dei fertilizzanti.

Il momento storico che stiamo vivendo lo conosciamo tutti, con l’aumento incredibile dei costi delle varie materie prime. Di conseguenza, è chiaro che, in ambito industriale, trovare una soluzione alternativa che possa ridurre i costi in tal senso diventa fondamentale, anche per la sopravvivenza stessa di un gran numero di aziende. Ed ecco, quindi, che si sta cercando di insistere il più possibile con la diffusione del concetto di transizione circolare dei cicli produttivi, soprattutto per i vantaggi che porta con sé. Un progetto possibile, su cui bisogna solo avere voglia e impegno di puntarci.

Non è unicamente una questione a livello etico piuttosto che di sostenibilità dell’ambiente in cui viviamo, ma trovare delle soluzioni innovativi in tali campi, comporta anche il miglioramento della sostenibilità economica a livello di produzione complessiva. È chiaro che, sotto questo punto di vista, fa la differenza cercare risorse nuove e tecnologie all’avanguardia per valorizzare maggiormente i rifiuti e trasformarli in sottoprodotti che possono poi essere utilmente riutilizzati. La ricerca sta cercando di fare grandi passi in avanti un po’ in tutta Italia, con tanti progetti sperimentali che stanno nascendo, soprattutto sotto l’impulso di tante aziende all’avanguardia con il supporto di alcune famose università.