Auto elettriche come rifugi di emergenza: succede in Giappone

A occuparsi di ciò è una delle più note case automobilistiche al mondo, Nissan, che sta collaborando con diverse amministrazioni locali giapponesi per utilizzare le vetture elettriche come veri e propri rifugi di emergenza e come fonte di energia alternativa nelle zone colpite da terremoti e tsunami.

Stando a quanto riportano diversi quotidiani giapponesi, Nissan vorrebbe addirittura organizzare un evento pubblico durante il quale offrirà alle famiglie volontarie la possibilità di trascorrere la notte in una sua Leaf, l’auto elettrica più venduta a mondo. in questo modo le persone potranno prendere confidenza con questo particolarissimo tipo di rifugio, e potranno simulare l’esperienza di trascorrere una notte in condizioni di emergenza.

Secondo Nissan, la propria auto elettrica sarebbe anche in grado di essere usata come una vera e propria fonte di energia per alimentare le abitazioni in caso di interruzioni di corrente. Pare infatti che la Leaf, se completamente carica, potrebbe trasferire energia sufficiente per poter alimentare fino a 4 giorni un appartamento standard.

Ancora, Nissan ha individuato la città di Nerima, alle porte di Tokyo, come sede di un nuovo esperimento, dotando le auto della polizia locale con vetture elettriche, e realizzando un sistema grazie al quale i cittadini che possiedono un veicolo elettrico possono renderlo gratuitamente disponibile a chi ne ha bisogno in caso di calamità.

Ad ogni modo, occorre rammentare come l’idea di utilizzare le auto elettriche come fonte alternativa di energia non è né nuova né un’esclusiva di Nissan. Già tre anni fa ci pensò Mitsubishi, che aveva fornito le proprie auto a batteria alle vittime del terremoto di Kumamoto, nella parte meridionale del Paese.