Dove si butta il polistirolo: quanto inquina e di cosa è fatto

A chiunque sarà capitato di chiedersi dove si butta il polistirolo. Una domanda che ricorre puntuale a ogni acquisto di un nuovo elettrodomestico e… è un quesito più che lecito, considerando che la raccolta differenziata ormai è stata introdotta in tutta Italia. Ma di cosa è fatto il polistirolo? E soprattutto, quanto inquina? Scopriamolo insieme.

Il polistirolo o polistirene è il polimero dello stirene. Semplificando, possiamo dunque dire che il polistirolo non è altro che un materiale plastico.

Nell’immaginario comune, la parola “polistirolo” fa pensare immediatamente agli imballaggi che avvolgono gli elettrodomestici. In questo caso, sarebbe più corretto parlare di polistirolo espanso, che si presenta sotto forma di schiuma bianca leggerissima. Va detto poi che molti oggetti che noi consideriamo di plastica in realtà sono fatti di polistirolo. Pensate a:

  • rasoi usa e getta;
  • barattoli per lo yogurt;
  • involucri per alimenti freschi, carne e pesce;
  • confezioni delle uova;
  • posate e piatti di plastica;
  • contenitori CD e DVD;
  • imballaggi;
  • pannelli isolanti.

Dove si butta il polistirolo

La raccolta differenziata è un processo che si è affermato ormai nella quasi totalità delle città italiane. Ora, considerato che il polistirolo e il polistirolo espanso sono materiali assimilati ai prodotti in plastica, devono essere buttati nel sacchetto della plastica o del multimateriale, anche detto indifferenziato.

Ogni comune di residenza ha diverse misure in merito, e in tal senso la miglior cosa da fare è documentarsi in base al posto nel quale si abita consultando il sito dell’azienda responsabile della raccolta rifiuti. Inoltre, alcuni comuni fanno una differenza tra polistirolo espanso, quello usato per gli imballaggi o in edilizia, e materiali usa e getta, vaschette e involucri alimentari. Di conseguenza, il polistirolo per imballaggi va buttato nel sacco dell’indifferenziata, quello a uso alimentare nella plastica.

Si ricordi che piatti monouso, bicchieri, posate e vaschette per il cibo vanno sempre puliti prima di essere buttati nell’apposito secchio, eliminando eventuali residui.

Quanto inquina il polistirolo

La tutela dell’ambiente è una tematica sempre più d’interesse comune e non solo di piccole realtà come associazioni o singoli cittadini. Da qualche anno a questa parte, molte aziende, tra cui grandi multinazionali, stanno finalmente cambiando rotta. Un’attenzione figlia delle catastrofiche prospettive annunciate da parte di studiosi e ambientalisti che sempre più preoccupano la nostra quotidianità.

Il polistirolo purtroppo non è da meno; oltre a essere inquinante, è anche difficile da recuperare una volta disperso nell’ambiente. Una risposta al problema però sembra essere arrivata dalle bioplastiche, cioè una famiglia di materiali composta unicamente da polimeri di origine vegetale. Con questo innovativo composto non si realizzano solo vaschette per il gelato o del pesce, ma pure prodotti per l’edilizia, isolanti termoacustici e imballaggi di vario genere. Il vantaggio delle bioplastiche è che possono essere smaltite nella raccolta dell’organico e se, malauguratamente, dovessero disperdersi nell’ambiente il danno sarebbe comunque marginale. Infatti, si sciolgono in un arco di tempo di circa 3 mesi. C’è ancora però chi non abbandona il vecchio polistirolo, come tante gelaterie o altre aziende alimentari. Il motivo è da individuare nei costi che… sono decisamente superiori rispetto ai tradizionali involucri.

Una buona raccolta differenziata

A volte può capitare che si è di fretta o che si faccia confusione, e in questi momenti gettiamo nella differenziata scontrini o la carta sporca del cibo. Piccoli errori che  andrebbero evitati per migliorare l’efficacia della raccolta differenziata stessa, oltre che dell’ambiente in cui viviamo. Capire come dividere i rifiuti può sembrare in teoria molto semplice, eppure nella pratica non è sempre così. Ci sono, per esempio, rifiuti che possono essere riciclati, altri che invece occorre buttare via. Quando si è indecisi su come agire si consiglia di connettersi a internet e cercare valide informazioni a riguardo.

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