Come prendersi cura di un pappagallo brasiliano

Avete scelto di convivere con un bel pappagallo brasiliano? Avete sicuramente effettuato un’ottima scelta, considerato che questo genere di animale è molto intelligente e in grado di interagire con voi. Tuttavia, prima di lasciarsi catturare da eccessivo entusiasmo, è opportuno evidenziare che ci sono alcune cose che dovreste sapere su di loro e su come poterli accudire senza che abbiano problemi di salute e di stress. A cominciare da una prima, grande verità, troppo spesso dimenticata: i pappagalli sono animali selvatici per natura e non possono essere completamente addomesticati come invece avviene, ad esempio, per i cani. Pertanto, anche in condizioni di cattività, manterranno molti dei comportamenti e degli istinti tipici degli animali selvatici. Detto ciò, cerchiamo di vedere più da vicino come prendersi cura di un pappagallo brasiliano!

La gabbia del pappagallo brasiliano

Cominciamo occupandoci della gabbia che, come potete ben intuire, dovrà essere ben ampia, quadrata o rettangolare (meglio evitare le gabbie tonde, senza angoli). Deve essere sufficientemente grande da poter ospitare l’uccello in modo confortevole. Inoltre, lo spazio interno dovrebbe essere arricchito da trespoli, da giocattoli, da mangiatoie, da abbeveratoi e da aree di riposo.

Per quanto concerne il posizionamento, ricordate che questi pappagalli sono animali sociali, che amano stare in compagnia. Pertanto, evitate di posizionare la gabbia in una stanza isolata: è necessario che intorno a se vedano presenze… anche umane, e che possano interagire con lui evitando che si annoi e che si impigrisca. A proposito di stanza, sceglietene una che possa garantire una temperatura tra i 18 e i 29 °C, ed evitate di oscillare troppo con le temperature (quelle inferiori ai 4 °C possono essere pericolose per gli uccelli, mentre quelle superiori ai 30° C possono risultare faticose per la loro salute).

Evitate altresì di riporre il pappagallo brasiliano troppo irruentemente nella gabbia, bensì preferite un inserimento graduale, cercando sempre di valutare l’atteggiamento del volatile. Avvicinatelo con calma alla gabbia e proseguite solo se non reagisce negativamente e diventa aggressivo. In ogni caso, prima o poi dovrete arrivare al momento dell’inserimento, e non abbiate troppo rancore nel farlo anche se il pappagallo è “nervoso”: si dimenticherà presto di questo avvenimento.

Cosa far mangiare al pappagallo brasiliano

È opportuno garantire al pappagallo brasiliano una dieta varia e ponderata sulle giuste quantità (domandate sempre informazioni a un esperto prima di sperimentare con troppa autonomia dei regimi alimentari che potrebbero risultare dannosi). In particolare, dovreste essere sufficientemente attenti da applicare un’ampia ed eterogenea selezione di nutrienti, evitando di dar da mangiare loro solo semi, ma integrando anche frutta e verdura fresca (senza esagerare con la frutta, che contiene molto zucchero). Da evitare assolutamente caffeina, alcolici, cioccolata, snack salati o zuccherati, cibi grassi, fagioli crudi o secchi, foglie di rabarbaro, aneto, cavolo, asparagi, melanzane e miele, avocado e cipolle.

Come pulire la gabbia del pappagallo brasiliano

È molto importante prendersi attenta cura della “casa” del pappagallo brasiliano, ovvero della sua gabbia. Pulitela a fondo almeno due volte la settimana, rimuovendo tutti i rivestimenti e sostituendoli. Gettate inoltre i gusci, i semi, la ghiaia e i giocattoli distrutti. Dovresti anche pulire i punti sporchi ogni giorno. Cambiate quotidianamente le ciotole dell’acqua e del cibo, gettando quello che trovate all’interno (gli alimenti marciscono velocemente ed è opportuno evitare che rimangano in gabbia dopo che il pappagallo li ha mangiati o rosicchiati).

Naturalmente, vi suggeriamo sempre – a proposito di salute – di prestare molta attenzione ai comportamenti del pappagallo, condividendo frequentemente con il veterinario i suoi stati di benessere o malessere. In particolar modo, domandate l’intervento di un esperto se il proprio animale inizia a sembrare malato, ha il becco deformato, ha difficoltà di respirazione, presta improvvisamente delle macchie, ci sono evidenti cambiamenti nell’aspetto o nella consistenza delle feci, perde peso o appetito, ha gli occhi gonfi, perde le piume, è troppo silenzioso e ha la testa bassa.